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Omocisteina: cos’è e quando fare l’esame

Immagine Omocisteina

OMOCISTEINA

Cos’è e cosa è importante sapere

L’omocisteina è una sostanza che deriva dalla trasformazione dell’aminoacido metionina,

normalmente contenuto soprattutto nei cibi di origine animale (carne, latte, uova, formaggio). Questa trasformazione avviene grazie all’azione di alcuni enzimi, aiutati dalle vitamine del gruppo B (soprattutto B6, B12 e B9 o acido folico).

Questo sistema di squadra può non funzionare correttamente per diversi motivi: perché la metionina ingerita con il cibo è in quantità eccessive, perché gli enzimi che dovrebbero fare da spazzini non funzionano bene o sono un po’ zoppi, oppure perché mancano le vitamine del gruppo B. In questi casi l’omocisteina si accumula nel sangue. Non sappiamo ancora con certezza come, ma è certo che essa provochi un danno biologico alle pareti delle arterie e delle vene. Infatti, come una pallina ricoperta di aculei, circolando nel sangue “ferisce” le pareti dei vasi, attivando il sistema della coagulazione, che deve intervenire per guarire queste ferite, formando un coagulo, cioè un trombo.

Chissà quante volte questo processo avviene a nostra insaputa, e i sistemi di controllo del sangue provvedono a sciogliere i coaguli inutili o sbagliati. Quando uno di questi coaguli sfugge, provoca un danno da trombosi, con le problematiche che ne conseguono.

Omocisteina alta

I fattori di rischio

L’iperomocisteinemia (omocisteina alta) è un fattore di rischio per eventi trombotici arteriosi e venosi: è indipendente dagli altri fattori di rischio noti di tipo “ambientale”, ma è modificabile.

È stato, inoltre, confermato il ruolo chiave dell’omocisteina quale fattore predittivo nello sviluppo di demenza senile e in alcune patologie cerebrali associate all’Alzheimer. Anche l’osteoporosi è stata fortemente associata a elevati livelli di omocisteina: le donne in post-menopausa possono avere livelli più bassi di estrogeni e questo sembra determinare un aumento dell’aminoacido nel sangue. 

Un aumento dell’omocisteina sembra essere connesso anche con il diabete: è stato osservato che

pazienti diabetici con iperomocisteinemia presentano rischio di mortalità aumentato dell’80% rispetto ai non-diabetici con omocisteina alta.

L’iperomocisteinemia gioca un ruolo cruciale anche in gravidanza: donne con elevati livelli di omocisteina hanno, infatti, più difficoltà a concepire, sono a rischio di aborti precoci ripetuti e hanno probabilità raddoppiate di andare incontro a complicazioni durante la gravidanza stessa.

Le indagini di laboratorio nel dosaggio dell’omocisteina

Il dosaggio dell’omocisteina come analisi di laboratorio offre un’indagine d’elezione per la misurazione dei livelli di questo aminoacido nel sangue, aiutando a prevenire eventuali malattie. È importante, soprattutto per pazienti a rischio, che i livelli di omocisteina nel sangue rimangano bassi. In caso di malattie genetiche, patologie metaboliche e gravidanza si rende necessario un parere medico per potenziare la dieta con alimenti ricchi di vitamine del gruppo B, specialmente di acido folico, al fine di abbassare i livelli di questa sostanza nel sangue.

L’iperomocisteinemia può essere presente nelle persone che non seguono un’alimentazione corretta

(anziani, persone con disordini alimentari) e in coloro che hanno malattie intestinali di tipo infiammatorio (morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa), perché presentano un difetto di assorbimento delle vitamine B; oppure nelle persone che hanno un difetto dell’enzima “spazzino” MTHFR (metilentetraidrofolatoreduttasi).

Aumentando il consumo di cibi ricchi di vitamine B, e riducendo il consumo di cibi ricchi di metionina, come quelli di origine animale, si può aiutare l’organismo a non accumulare omocisteina. Se gli accorgimenti alimentari non bastassero, è opportuno ricorrere ai supplementi vitaminici per arginare il problema. 
Il nostro laboratorio esegue il controllo dei livelli di omocisteina: contattaci per ricevere informazioni.

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