PRELIEVI A DOMICILIO SU APPUNTAMENTO

0523 1631252

Che cos’è l’anemia e come curarla

Anemia

Anemia

Cos’è e come riconoscerla

L’anemia è una condizione in cui il numero di globuli rossi non è sufficiente a trasportare abbastanza ossigeno da soddisfare i bisogni dei diversi tessuti e organi del corpo. In realtà esistono diverse forme di questo disturbo, ciascuna causata da fattori diversi. Anche la sua gravità può variare molto, passando dai casi di lieve entità a quelli molto gravi.

In genere si parla di anemia quando i livelli di emoglobina nel sangue ed i valori dell’ematocrito sono inferiori ai valori normali.

L’emoglobina è una proteina del sangue che si trova nei globuli rossi. La sua funzione principale è trasportare l’ossigeno in tutto l’organismo. La riduzione di emoglobina si associa alla diminuzione dei globuli rossi (eritrociti) circolanti e può essere un problema temporaneo o cronico.

L’ematocrito è una misura della percentuale del volume di sangue occupata dai globuli rossi.

Quali sono le cause dell’anemia?

Globuli rossi bassi, o più correttamente, livelli bassi di globuli rossi, possono essere associati a problemi nella loro produzione o nella loro distruzione, a emorragie, a difetti genetici o ad altre malattie.

Inoltre, alcune forme di anemia sono associate a carenze di ferro o di vitamine: infatti è più esposto al rischio di anemia chi soffre di carenze vitaminiche (in particolare di vitamina B12 e di acido folico) o di ferro, di disturbi intestinali, di mestruazioni abbondanti, di malattie croniche come l’insufficienza epatica o renale e chi ha familiari che soffrono dello stesso problema. Durante la gravidanza è più facile andare incontro a un’anemia da carenza di ferro.

Quali sono i sintomi dell’anemia?

L’anemia può essere inizialmente asintomatica, i primi sintomi da considerare sono: stanchezza, pallore, eccessivo affaticamento anche per sforzi lievi, mani e piedi freddi, mal di testa, unghie e capelli deboli.

L’aggravarsi del problema porta alla comparsa di sintomi come battiti cardiaci irregolari o accelerati, affanno respiratorio, dolori al petto, vertigini, problemi cognitivi.

Anemia e problemi agli occhi

La riduzione della capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti può avere effetti su diversi organi e sistemi del corpo, incluso l’occhio. Ecco alcune correlazioni tra l’anemia e i problemi agli occhi:

Retinopatia anemica

L’anemia può causare cambiamenti nella retina. La retinopatia anemica può manifestarsi con emorragie retiniche, micro-aneurismi, edema retinico e, in casi gravi, ostruzione dei vasi sanguigni retinici.

Problemi di visione

Uno dei sintomi causati dall’anemia è la visione offuscata o sfocata. Questo può essere dovuto a diversi fattori, tra cui la riduzione dell’ossigeno fornito agli occhi o a episodi di pressione bassa, che possono influenzare la circolazione oculare.

Pallidezza della connettiva

La congiuntiva, la membrana che riveste la parte bianca dell’occhio, può apparire pallida nelle persone con anemia, riflettendo la bassa concentrazione di emoglobina nel sangue.

Emorragie subcongiuntivali

L’anemia, soprattutto se associata a una ridotta conta piastrinica (trombocitopenia), può aumentare il rischio di emorragie sotto la congiuntiva, causando macchie rosse evidenti nell’occhio.

Neuropatia ottica

Sebbene sia raro, in casi di anemia severa e prolungata, la carenza di ossigeno può danneggiare il nervo ottico, portando potenzialmente a una perdita della vista.

È importante notare che molti dei problemi agli occhi correlati all’anemia sono reversibili con il trattamento adeguato dell’anemia stessa. Se si sperimentano cambiamenti nella vista e si sospetta di avere anemia, è cruciale consultare un medico per una diagnosi e un trattamento appropriati.

Tipologie di anemia

L’anemia mediterranea

L’anemia mediterranea, o talassemia, è un tipo specifico di anemia e si tratta di una patologia ereditaria

La mutazione genetica causa una distruzione precoce dei globuli rossi. 

È causata da un difetto nella sintesi delle catene di globina che compongono l’emoglobina. 

A seconda del tipo di catene di globina interessate (alfa o beta), la talassemia può variare da lieve a molto grave. Da qui la classificazione in:

  • Talassemia Alfa: coinvolge le catene alfa dell’emoglobina. Sono quattro i geni coinvolti nella produzione delle catene alfa, e la severità della malattia dipende dal numero di geni mutati. Il numero di mutazioni genetiche influisce sulla gravità dei sintomi: le persone con una o due mutazioni genetiche spesso non hanno sintomi o hanno sintomi molto lievi, mentre quelle con tre o quattro possono avere sintomi moderati a severi.
  • Talassemia Beta: coinvolge le catene beta dell’emoglobina. Ci sono due geni coinvolti nella produzione delle catene beta, e la malattia può variare da lieve a molto severa a seconda delle specifiche mutazioni genetiche presenti.

Anemia da carenza di ferro o anemia sideropenica

L’anemia sideropenica è il tipo più comune di anemia ed è causata da una carenza di ferro nell’organismo. Quando l’organismo non riceve abbastanza ferro dalla dieta o non è in grado di assorbirlo correttamente, la produzione di emoglobina diminuisce. Di conseguenza, il trasporto di ossigeno ai tessuti risulta compromesso, causando una serie di sintomi caratteristici dell’anemia sideropenica.

I sintomi possono variare da lievi a gravi e includono affaticamento, debolezza, pallore, respiro corto, vertigini, mal di testa, battiti cardiaci accelerati, indebolimento ai danni di unghie e capelli. In alcuni casi, possono verificarsi sintomi più gravi come irritabilità, difficoltà di concentrazione e veri e propri problemi cardiaci.

La diagnosi di anemia sideropenica viene effettuata attraverso un esame del sangue che misura i livelli di emoglobina e ferro nell’organismo. È importante identificare la causa sottostante della carenza di ferro per poterla trattare adeguatamente.

Anemia da carenza di vitamine

L’anemia da carenza di vitamine è causata da una carenza di specifiche vitamine che sono essenziali nella produzione di globuli rossi nel corpo. Le vitamine coinvolte comunemente includono la vitamina B12, l’acido folico e la vitamina C.

L’anemia da carenza di vitamine può essere causata da diversi fattori, tra cui una dieta carente di nutrienti essenziali, problemi di assorbimento delle vitamine nell’intestino, malattie croniche che interferiscono con l’assorbimento o l’utilizzo delle vitamine, eccessivo consumo di alcol e alcune condizioni mediche che richiedono una maggiore richiesta di questi nutrienti.

Vitamina B12

La vitamina B12 è necessaria per la produzione di globuli rossi sani e per il corretto funzionamento del sistema nervoso. Una dieta povera di alimenti di origine animale, come carne, pesce, uova e prodotti lattiero-caseari, può portare a una carenza di vitamina B12. Inoltre, alcune condizioni come la gastrite autoimmune o l’assenza di fattore intrinseco, una proteina necessaria per l’assorbimento di vitamina B12 nell’intestino, possono interferire con l’assorbimento della vitamina stessa.

Acido folico

La carenza di acido folico è un’altra causa comune di anemia da carenza di vitamine. L’acido folico è necessario per la produzione e la maturazione dei globuli rossi. Una dieta povera di verdure a foglia verde, legumi e cereali arricchiti può portare a una carenza di questo elemento. Inoltre, alcune condizioni come la gravidanza, l’alcolismo e alcune malattie croniche possono aumentare il rischio di carenza di acido folico.

Vitamina C

La carenza di vitamina C provoca l’insorgenza dello scorbuto, malattia ormai poco diffusa. La vitamina C è necessaria per l’assorbimento del ferro e contribuisce alla sintesi dell’emoglobina. Una dieta povera di frutta e verdura fresca può portare a una carenza di vitamina C.

I sintomi dell’anemia da carenza di vitamine possono variare a seconda della vitamina coinvolta e della gravità della carenza. Tuttavia, quelli più comuni possono includere affaticamento, debolezza, pallore, respiro corto, vertigini, mal di testa e palpitazioni.

Anemia falciforme

L’anemia falciforme è una malattia genetica, trasmessa da entrambi i genitori, caratterizzata da un difetto nella struttura dell’emoglobina, la proteina responsabile del trasporto dell’ossigeno nel sangue. Questo difetto provoca la deformazione dei globuli rossi che assumono la forma di falce, diventando anche diventano rigidi e facilmente aggregabili. Questa irregolarità nella forma ostacola il movimento attraverso i vasi sanguigni, e di conseguenza rallenta o blocca il flusso del sangue.

I globuli rossi a forma di falce possono causare vari problemi nell’organismo. A causa della loro forma irregolare, possono bloccare i vasi sanguigni più piccoli, interrompendo il flusso di sangue e causando episodi di dolore acuto chiamati crisi vaso-occlusive. Queste crisi possono verificarsi in diverse parti del corpo e possono causare danni agli organi e ai tessuti.

Inoltre, i globuli rossi falciformi hanno una vita più breve rispetto ai globuli rossi normali, e possono quindi causare un’anemia cronica. 

Come si previene l’anemia?

Molti tipi di anemia non sono prevenibili con lo stile di vita. In alcuni casi, invece, è possibile ridurre la probabilità di sviluppare la malattia seguendo un’alimentazione ricca di vitamine e di ferro.

È consigliato effettuare regolarmente gli esami del sangue e verificare i parametri utili per una corretta diagnosi di anemia. Tra i controlli più importanti ci sono l’esame emocromocitometrico, la sideremia, la ferritina, la transferrina, ma ci sono molti altri accertamenti che possono essere eseguiti per indagare con accuratezza.

Per sapere quali esami sono necessari e le modalità di esecuzione, contattaci per ricevere informazioni.

Condividi
Facebook
Pinterest
WhatsApp
Email
Stampa

Navigazione

Blog

Altri post blog